Medicina rigenerativa e trattamenti biologici
La medicina rigenerativa per il trattamento conservativo delle patologie del piede e della caviglia prevede l’utilizzo di sostanze che, come dice il termine stesso, aiutano la rigenerazione dei tessuti.
Metil sulfonil metano, ornitina, glucosamina, condroitin solfato, vitamina C e vitamina E sono sostanze biologiche che aiutano il processo di rigenerazione favorendo la rinascita e la ricostituzione delle fibre tendinee. A queste si aggiunge l’impiego di acido ialuronico.
Quali sono i risultati che si raggiungono con il lipofilling
Con l’inserimento del tessuto adiposo le cellule staminali si attivano e si favorisce il ripristino dei cuscinetti adiposi di supporto plantare, riparando quindi in modo permanente i danni a carico delle strutture legamentose e di sostegno articolari del piede e dell’avampiede.
L’impiego di “PRP”: plasma ricco di piastrine
Da anni si fa ormai utilizzo dell’ormai noto “PRP”, ovvero plasma ricco di piastrine. Si tratta sostanzialmente di un centrifugato del nostro sangue che viene concentrato ed inoculato nelle zone di lesione.
Si effettua un prelievo di tipo venoso, si concentra il sangue e da questo si estrae il plasma ricco di piastrine che, una volta inoculato nella zona di lesione tendinea per esempio, apporta un richiamo di cellule staminali. Le cellule staminali sono, infatti, delle cellule indifferenziate che hanno poi la capacità di differenziarsi e andare a rigenerare il tessuto interessato attraverso la produzione di cellule dell’identico tessuto in cui vengono inoculate. Il plasma ricco di piastrine (PRP) iniettato a livello tendineo, per esempio, svilupperà la formazione di cellule e di fibre tendinee stesse. Se invece viene iniettato nell’osso svilupperò tessuto osseo.
Attualmente questo trattamento sembra essere un passaggio obbligato prima di dover ricorrere al trattamento chirurgico. Si ricorda sempre, in caso di tendinopatie, che non devono mai essere effettuate infiltrazioni con il cortisone.
Lipofilling: impianto del tessuto adiposo prelevato dal paziente
Il lipofilling è una moderna tecnica ideata da Colemann più di dieci anni fa che prevede l’impianto del tessuto adiposo (grasso in eccesso) prelevato dal paziente stesso per l’attivazione delle cellule staminali e consentire così la riparazione dei danni a carico dei legamenti e delle articolazioni.
Il grasso in eccesso viene prelevato dal paziente e purificato prima dell’impianto attraverso una centrifuga che serve a separare il tessuto adiposo dal sangue e dalle piastrine. Con il lipofilling, il tessuto adiposo ripulito viene iniettato dal chirurgo del piede nella zona interessata, favorendo così il ringiovanimento della parte grazie all’attivazione delle cellule staminali.
Come si evidenziano le aree che devono essere trattate con lipofilling
Le aree interessate sono quelle del sovraccarico in presenza di patologie.
Tali aree vengono dapprima identificate tramite un grafico che si rileva con una pedana baropodometrica e, poi, controllate e confermate tramite l’impiego di una soletta che viene posta all’interno delle scarpe che il soggetto usa normalmente quando cammina o pratica attività sportiva e che serve a misurare e a registrare le pressioni plantari che si evidenziato a carico delle ossa del piede.