Lesioni osteo-condrali di caviglia
Lesioni osteocondrali: cosa sono
Sono sofferenze a carico del tessuto osteo-cartilagineo (passaggio tra osso e cartilagine), dove questo tessuto perde in consistenza e vitalità ed è l’inizio di un sostanziale fenomeno di tipo artrosico.
Le cause sono prevalentemente traumatiche e in minor parte vascolari o per difetti di sviluppo.
Il paziente manifesta una sintomatologia dolorosa a carico della caviglia con un dolore mal localizzato, presente prevalentemente al carico e durante o dopo l’eventuale attività sportiva.
Le lesioni osteocondrali a carico della caviglia possono essere distinte in acute e croniche.
Quelle acute sono di I grado se hanno una superficie inferiore a 1 cm quadrato, di II grado quelle superiori a 1 cm quadrato.
Le lesioni croniche vengono classificate in base alla loro estensione (maggiore o minore di 1,5 cm quadrato) e alla loro profondità in I, II e III grado.
Diagnosi delle lesioni osteocondrali
Da un punto di vista diagnostico, il primo approccio è di tipo radiografico e solo successivamente, su parere del chirurgo del piede, la risonanza magnetica risulta essere dirimente nella diagnosi.
Trattamento delle lesioni osteocondrali
Nel caso di lesioni osteocondrali di I e II grado il trattamento è di tipo conservativo. Prevede quindi un periodo di scarico articolare, eventuale immobilizzazione, trattamento infiltrativo con acido ialuronico, campi retromagnetici pulsati, nonché ricorso alla moderna e innovativa medicina rigenerativa infiltrativa.
In caso di fallimento conservativo o in caso di lesioni di II grado profondo o III grado si passa al trattamento di tipo chirurgico. Questo prevede interventi di debridement artroscopico, perforazioni retrograde (drilling), condroabrasioni, microfratture e curettage, oltre che a varie tecniche di trapianto di condrociti autologhi e/o innesti osteocondrali.